A cui devo quell'intenso piacere
che rianima i miei sensi al risveglio.
E il ritmo che governa il riposo delle nostre notti,
il respirare all'unisono
di amanti i cui corpi profumano l'uno dell'altro
che pensano gli stessi pensieri senza bisogno di parole
e sussurrano le stesse parole senza bisogno di significati.
Nessun fastidioso vento invernale potrà gelare
nessun cupo sole tropicale potrà avvizzire
le rose nel giardino che è nostro e solo nostro.
Ma questa dedica è perchè altri la leggano!
Queste sono parole private indirizzate a te in pubblico.
T. S. Eliot
(da "Poesie d'amore alle mogli" a cura di G. Singh, Transeuropa, Ancona 1993, pp. 118-119)
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