lunedì 10 febbraio 2014

PANINI

Il bambino comunista scambia le figurine una contro una: per lui sono tutte uguali, dalla numero 1 alla numero 805b.
Il bambino balilla non si priva di Vucinic, o di Totti, o di Pepito Rossi, se non per avere di ritorno almeno 10 figurine di calciatori che siano però di serie A oppure, completata la A, di sola B e via discorrendo.
Il bambino democratico ed anche un po' cristiano ha le sue preferenze e le sue simpatie, ha i suoi beniamini, tuttavia scambia le figu una contro una quando può. Talvolta cede ed è disposto di privarsi anche di quattro o cinque figurine a patto di avere il centravanti di una grande squadra, oppure il portierone valente: segue il merito e la simpatia, ma segue anche il colore della maglia e le simpatie del tifo.
Il bambino comunista ha diversi albums, già il papà faceva la raccolta, e pensa che l'album più bello sia il primo, collezionato diversi anni fa. Ora quell'album è un po' scolorito, un po' ciancicato ma rimane per lui il migliore
Il bambino balilla ha anch'egli diversi albums di figurine, impilati rigorosamente uno sopra l'altro e pensa che il più bello è quello che sta facendo, ne è tutto preso. Gira sistematicamente le pagine avanti ed indietro, adora gli stemmi e le bandiere (forse vorrebbe vedere le figurine tutte in riga, rigidamente ingrigliate, invece che sparse per la pagina...).
Il bambino democratico ed anche un po' cristiano fa la raccolta perchè la fanno gli amici, prima di tutto,poi perchè ama il calcio e perchè è interessato alla faccenda di quelli che cambiano casacca durante il campionato e quelli che no, e simpatizza per i secondi. Si dà da fare a scambiarle in casa, a scuola, in oratorio, alla bottega dello zio, vicino all'edicola, vicino al panificio, via web (con l'aiuto dei genitori).
Il bambino comunista alla fine del campionato è soddisfatto anche se non ha completato l'album e non ha vinto la sua squadra.
Il bambino balilla alla fine del campionato è soddisfatto se ha tutte le figurine della sua squadra del cuore più tutte quelle dei giocatori che egli considera i migliori (alle quali si sforza di aggiungere le figu di quelli che la sorella maggiore ritiene i più belli, "le figu dei figos" insomma).
Il bambino democratico e un po' cristiano alla fine è soddisfatto in ogni caso, anche se i genitori gli ripeteranmno ingenerosamente più volte quella famosa moltiplicazione "zerosettanta per...". Metterà l'album vicino al letto ed ogni tanto andrà a guardarselo prima di andare a dormire, come anche gli altri due bimbi. Lui però con un velo di apprensione e timore: sarà mai che Totti e Buffon e Di Natale, prima di smettere di giocare, cambieranno casacca anche loro?
E questo è quanto.

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